Suicide Squad – la NON recensione

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Lo avevo già premesso e fatto in occasione dell’uscita di Batman v Superman, devo rifarlo adesso e probabilmente lo farò ancora in occasione dei prossimi titoli dell’universo DC. Questa NON  è una recensione. Io sono un fan della DC Comics ed i loro film sono l’unico momento in cui smetto i panni dello spettatore o del “critico” e torno semplice appassionato.

Voglio essere coerente ma soprattutto onesto con voi lettori, perché non potrei regalarvi recensioni completamente oggettive e non sarebbe giusto.

Quindi chi vuol comunque seguire il mio sproloquio da fan è benvenuto, dopotutto a differenza di molti altri critici veri io i miei pregiudizi, positivi o negativi che siano, li metto sul tavolo davanti a tutti.

E di conseguenza, eccoci ora a dover affrontare il capitolo legato a Suicide Squad, un film che doveva essere una proprietà minore in casa DC e soprattutto un momento di transizione, e invece per cause esterne si è ritrovato di fronte tutte le pressioni e le aspettative, fin troppo fuori luogo, di questo mondo (e quasi tutti i critici hanno dimenticato il ruolo davvero minore e transitorio di questo film, ma tant’è).

Suicide Squad, quasi inutile dirlo, mi è piaciuto, anche senza strapparmi i capelli dal’entusiasmo come avrei voluto fare. Anche io mi sono accorto di svariati problemi e difetti, tutti principalmente riscontrabili nell’inutile reazione alle critiche (esagerate) ricevute da Batman v Superman: i problemi del film non a caso risiedono nel ritmo e nel montaggio, a causa delle ben note ingerenze della produzione nei vari cut del film.

Ci sono anche altri problemi, su tutti il ruolo del Joker (ci arrivo tra poco) ma mi fermo qui e trovo tutto il resto assolutamente ok, perché come detto in partenza, e mi ripeto, Suicide Squad doveva essere esattemente questo, non il blockbuster del secolo o la pietra miliare dell’universo cinematografico DC. E’ un film senza veri protagonisti, con al centro solo cattivi e personaggi davvero poco noti, andrebbe semmai addirittura elogiato per quanto fatto con tale base di partenza.

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Non voglio ora perdere tempo a smontare le varie critiche che ho letto in questi giorni, perché la mia è solo una visione personale e soprattutto così facendo darei ulteriore luce agli haters, ma su un ritornello non posso non soffermarmi: tantissimi hanno evidenziato i problemi di trame e buchi di sceneggiatura, trama e buchi di sceneggiatura, trama e buchi di sceneggiatura, la stessa cosa mesi fa per Batman v Superman, ma siamo onesti….

…..da quando nei blockbuster è così fondamentale la perfezione scolastica della sceneggiatura? Non conta altro per un film da popcorn? Non voglio sminuire tali film, semplicemente dire che tutti li definiscono intrattenimento, divertissement, film nati per staccare la spina e divertirsi, e quindi i criteri di giudizio devono essere inevitabilmente altri, non la sceneggiatura, non possono essere giudicati con lo stesso metro dei film seri della stagione cinematografica, non ci si può sedere in sala e aspettare Quarto Potere.

Suicide Squad è un film dalla trama esile perché così deve essere, con una struttura semplice e lasciatemelo dire persino sgangherata, perché tali aspetti sono solo un pretesto per vedere in scena divertimento e soprattutto personaggi di cui invaghirsi.

(Sia chiaro, non voglio dire che in tutti i blockbuster la sceneggiatura sia inutile, sbagliatissimo, solo sottolineare che quando certi aspetti diventano importanti siamo nell’ambito dell’eccellenza, come i film di Nolan, ma qui non c’era né l’intenzione né l’ambizione)

Suicide Squad nasce come una baracconata di due ore e tale deve essere e come tale deve essere giudicato. Del tono, della struttura e del resto non me ne frega nulla, perché con Suicide Squad volevo divertirmi e mi sono divertito. Tutto il resto è solamente “ipercriticità e insoddisfazione umana”: ad esempio, come si fa a dire che nel film c’è un problema col cattivo se sono tutti cattivi? Certo , Enchantress visivamente è piuttosto ridicola e le sue motivazioni stupide, ma possibile che nessuno abbia capito che il vero villain del film non è lei ma semmai Amanda Waller? Peraltro riuscitissima e cazzutissima, palla in buca quindi.

Da spettatore casuale, potrei notare che casomai il vero difetto del film è quello di voler apparire più cool di quanto non lo sia in realtà. Da fan, posso dire che il vero difetto del film è alla radice della sua concezione, ovvero fare una storia con dei cattivi che devono diventare eroi pur rimanendo cattivi. In questo aspetto, il film fa una fatica enorme, sottolineando a più riprese la natura dei personaggi o in alcuni casi tradendola quando è conveniente (guardo a te Will Smith, ma qui credo la colpa sia del suo egocentrismo maniaco da primadonna buonista, vedi il rifiuto di fare Django Unchained anni fa).

Come detto già più volte, Suicide Squad è essenzialmente due cose: divertimento e personaggi. Se riescono questi due aspetti, il film porta a casa la pagnotta, e per me li ha azzeccati entrambi. Come detto mi sono divertito sia per l’azione, sia per il tono ironico ma non orribilmente scanzonato come nei film Marvel, sia per le situazioni presentate. Ed i personaggi mi hanno conquistato: Deadshot ha il carisma, Diablo è stata una rivelazione, Katana con pochissimi minuti mi ha stregato, Boomerang è stato una spalla comica perfetta, Harley Quinn che ve lo dico a fare. Giusto Killer Croc è stato un po’ inutile, ma mi accontento.

E poi Joker, ci siamo arrivati. Questa versione è assolutamente ok, sia perché una interpretazione nuova è necessaria sia perché si avvicina al look del New 52 dei fumetti, e l’interpretazione di Leto mi sembra in palla per quel poco che si è visto. Ma appunto, “per quel poco che si è visto” è il problema. E non parlo solo di minutaggio ridotto, perché in realtà capisco il pensiero del regista David Ayer, il quale ha temuto che un Joker più presente potesse marginalizzare la missione e cannibalizzare gli altri personaggi, ma parlo del suo senso nel film. Ama Harley, la vuole riprendere, ma forse non era meglio escluderlo del tutto dal film, o a questo punto integrarlo di più nella vicenda? Non so, ipotizzo un Joker che alla fine si scopre ha manovrato Echantress, oppure ha collaborato con la Waller…..piccoli idee, ma che gli avrebbero dato maggior senso e soprattutto mostrato il vero villain supremo che è.

Ma io ve l’ho già detto, Suicide Squad è un piccolo film di transizione, lo testimonia il finale addirittura, in cui si capisce esplicitamente che in realtà abbiamo assistito ad un capitolo introduttivo al futuro film di Batman diretto da Ben Affleck. E soprattutto, come ha detto giustamente David Ayer, questo è un film per i fans: e allora ve lo confesso, a me è bastato anche solo vedere per la prima volta al cinema insieme in una scena Batman, Joker e Harly Quinn per essere felice; mi è bastato vedere per la prima volta Flash in costume e in azione per emozionarmi; poteva anche finire con la rapidissima immagine di Joker e Harley con i costumi dei disegni di Alex Ross e mi sarei alzato in piedi ad applaudire e proclamarlo il più grande film della storia dai fratelli Lumiere in poi.

E ora datemi Wonder Woman il prima possibile.

 

 

 

3 pensieri su “Suicide Squad – la NON recensione

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