iBastardi Awards XI – edizione 2020

Come colmare il vuoto lasciato dal ritardo, quest’anno, dei premi Oscar, se non con i ben più prestigiosi premi del nostro sito, i temutissimi e ambitissimi Bastardi Awards, giunti all’undicesima edizione?

Attraverso tante pagine e tante categorie siamo pronti a premiare il meglio del meglio del cinema visto nel 2020 senza esitazioni, compensazioni o giochi politici. Qui possiamo essere un po’ meno imparziali, votiamo semplicemente con i nostri gusti personali. E possiamo essere anche pignoli: si valuta solo l’anno solare 2020, nessuna stagione allungata come faranno gli Oscar (per questo, a differenza della stagione dei premi che stiamo vivendo, non vedrete qui film come The Father, Pieces of a Woman oppure Judas and the black messiah, perché sono titoli del 2021).

Dai film agli attori, dai poster alle commedie, dalle migliori scene alle delusioni…aiutateci a consegnare questi premi entrati addirittura nel loro secondo decennio (per questo traguardo ringraziamo solo e soltanto voi lettori).

Largo ora alla storica XI° edizione dei Bastardi Awards!

Bastardi Awards 2010
Bastardi Awards 2011
Bastardi Awards 2012
Bastardi Awards 2013
Bastardi Awards 2014
Bastardi Awards 2015
Bastardi Awards 2016 
Bastardi Awards 2017 
Bastardi Awards 2018 
Bastardi Awards 2019 

 

TOP TEN MIGLIORI FILM (qui l’articolo della Top Ten)

vincitore 2010: The Social Network
vincitore 2011: The Tree of Life
vincitore 2012: The Master
vincitore 2013: Lei
vincitore 2014: Birdman
vincitore 2015: Mad Max Fury Road
vincitore 2016: La La Land
vincitore 2017: A Ghost Story
vincitore 2018: Mektoub My Love: canto uno
vincitore 2019: Parasite

1.  DA 5 BLOODS

2.  Il Re di Staten Island

3.  Sto pensando di finirla qui

4.  Soul

5. Promising Young Woman

6.  Nomadland

7. Borat seguito di film cinema

8.  Palm Springs

9. The Climb

10. Mank

 

 

 

MIGLIOR REGISTA 

Vincitore 2010: David Fincher – The Social Network
Vincitore 2011: Nicolas Winding Refn – Drive
Vincitore 2012: Paul Thomas Anderson – The Master
Vincitore 2013: Alfonso Cuaron – Gravity
Vincitore 2014: Alejandro Inarritu – Birdman
Vincitore 2015: George Miller – Mad Max Fury Road
Vincitore 2016: Damien Chazelle – La La Land
Vincitore 2017: Sean Baker – Un Sogno Chiamato Florida
Vincitore 2018: Claire Denis – High Life
Vincitore 2019: Bong Joon ho – Parasite

SPIKE LEE – DA 5 BLOODS

altri candidati:

– Judd Apatow, Il Re di Staten Island

– Michael Angelo Covino, The Climb

– Emerald Fennell, Promising Young Woman

– Charlie Kaufman, Sto pensando di finirla qui

– Chloe Zhao, Nomadland

L’eclettismo, la voglia di strafare, il tumulto interiore sono da sempre caratteristiche del cinema di Spike Lee, uno degli autori più iconici degli ultimi decenni. Da 5 Bloods è il terreno fertile per far esplodere tutta la rabbia covata da lui, e dalla comunità afroamericana, nel presente. Spike Lee riesce a costruire un film che non sta mai fermo, non sa stare quieto, e diventa sempre più allucinato, sempre più feroce, sempre più doloroso. Raramente la regia di un film ha saputo rappresentare in maniera così simbiotica un regista.

Citiamo anche la sincerità di Judd Apatow, che col suo stile comico dipinge il ritratto di una personalità ferita senza filtri e con tanto affetto; il minimalismo di Michael Angelo Covino, che con uno stile formale e ridotto all’osso intrappola lo spettatore tra le risate e il disagio di situazioni a dir poco imbarazzanti; la lungimiranza di Emerald Fennell, che riesce a raccontare una storia tragica, ancorata nel presente, senza perdere di vista l’intrattenimento; la visionarietà di Charlie Kaufman, che esplora sentimenti universali di pentimento e solitudine sotto lo strato delle stranezze che tanto piacciono ai suoi fan; l’intimità di Chloe Zhao, che riesce a togliere ogni sovrastruttura di melodramma e pesantezza a un moderno neorealismo per restituirci l’umanità più pura e profonda.

 

 

 

MIGLIOR ATTORE

Vincitore 2010: Jesse Eisenberg – The Social Network
Vincitore 2011: Gary Oldman – La Talpa
Vincitore 2012: Joaquin Phoenix – The Master
Vincitore 2013: Leonardo Di Caprio – The Wolf of Wall Street
Vincitore 2014: Michael Keaton – Birdman
Vincitore 2015: Michael Fassbender – Steve Jobs
Vincitore 2016: Casey Affleck – Manchester by the sea
Vincitore 2017: Daniel Day Lewis – Il Filo Nascosto
Vincitore 2018: Bradley Cooper – A Star is Born
Vincitore 2019: Adam Sandler – Uncut Gems

DELROY LINDO – DA 5 BLOODS

altri candidati:

– Ben Affleck, Tornare a vincere

– Riz Ahmed, Sound of Metal

– Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom

– Pete Davidson, Il Re di Staten Island

– Madds Mikkelsen, Un altro giro

Se la rabbia spregiudicata di Spike Lee ha bisogno di uno strumento per arrivare a noi, quello strumento è Delroy Lindo. Difficilmente mi è capitato prima, almeno da quando ho coscienza di cosa sia un film, di vedere una performance così viscerale. Delroy Lindo non recita, semmai esala energia. Una mina sempre sul punto di esplodere, che interpreta un percorso mortifero con tutta la vitalità possibile immaginabile.

Ricordiamo anche il dolore di Ben Affleck, che mai prima d’ora era riuscito a mettersi così a nudo al cinema, e per questo in grado di regalare una performance efficacemente sincera; il sentimento di Riz Ahmed, che lavora con le spigolature del suo personaggio per farci arrivare tutto il travaglio, interiore ed esteriore, della sua sofferenza; la naturalezza di Chadwick Boseman, che tristemente alla sua ultima performance in vita regala indubbiamente la sua miglior interpretazione; la voglia di rischiare di Pete Davidson, che interpretando in pratica sé stesso, difetti inclusi, invita lo spettatore a conoscerlo e accettarlo con una autenticità senza pari; la vitalità di Mads Mikkelsen, che trattiene dentro di sé ogni espressione per usare il corpo come mezzo recitativo.

 

 

 

MIGLIOR ATTRICE

Vincitore 2010: Natalie Portman – Il Cigno Nero
Vincitore 2011: Tilda Swinton – E ora parliamo di Kevin
Vincitore 2012: Emmanuelle Riva – Amour
Vincitore 2013: Cate Blanchett – Blue Jasmine
Vincitore 2014: Marion Cotillard – Due Giorni, Una Notte
Vincitore 2015: Cate Blanchett/Rooney Mara – Carol
Vincitore 2016: Emma Stone – La La Land
Vincitore 2017: Frances McDormand – Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
Vincitore 2018: Olivia Colman – La Favorita
Vincitore 2019: Elisabeth Moss – Her Smell

CAREY MULLIGAN – PROMISING YOUNG WOMAN

altri candidati:

– Paula Beer, Undine

– Jessie Buckley, Sto pensando di finirla qui

– Carrie Coon, The Nest

– Sidney Flanigan, Mai raramente a volte sempre

– Frances McDormand, Nomadland

Non c’è un giusto o sbagliato, un polo positivo e un polo negativo nell’interpretazione di Carey Mulligan: l’attrice inglese lavora su una performance complessa, sempre attenta a non far finire sopra le righe il suo personaggio, mostrando un percorso tragico già deciso dal destino, ricolmo di dolore che non si può dimenticare. E fa tutto questo con divertimento, sagacia, energia e carisma. Cosa chiedere di più?

Ma anche la glacialità di Paula Beer è da ricordare, una recitazione in sottrazione che lavora con le sfumature e con i lati grigi; così come l’esuberanza di Jessie Buckley, protagonista di un tour de force emotivo e recitativo con pochi eguali; il magnetismo di Carrie Coon, chiamata a implodere ogni sentimento con fantastica empatia; l’innocenza di Sidney Flanigan, il cui volto esplora tutto lo spettro del dolore; e la spontaneità di Frances McDormand, che elimina ogni orpello per comunicare le emozioni e restituirle limpide allo spettatore.

 

 

 

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Vincitore 2010: John Hawkes – Un Gelido Inverno
Vincitore 2011: Christopher Plummer – Beginners
Vincitore 2012: Phillip Seymour Hoffman – The Master
Vincitore 2013: Jared Leto – Dallas Buyers Club
Vincitore 2014: JK Simmons – Whiplash
Vincitore 2015: Sylvester Stallone – Creed
Vincitore 2016: Alden Ehrenreich – Ave, Cesare!
Vincitore 2017: Patrick Stewart – Logan
Vincitore 2018: Mahershala Alì – Green Book
Vincitore 2019: Brad Pitt – C’era una volta a Hollywood

MARK RYLANCE – IL PROCESSO AI CHICAGO 7

altri candidati:

– Bill Burr, Il Re di Staten Island

– Leslie Odom Jr., Quella notte a Miami

– Clarke Peters, Da 5 Bloods

– David Thewlis, Sto pensando di finirla qui

– Steven Yeun, Minari

Dopo una carriera in sordina, gli anni recenti di Mark Rylance ci hanno regalato momenti grandiosi uno dietro l’altro. Pur in mezzo a un cast notevole, è ancora l’attore inglese a brillare più di tutti. Mentre infatti ogni attore di Il Processo ai Chicago 7 cerca un tono singolare o una caratteristica da seguire per azzeccare il personaggio, Mark Rylance segue la vecchia scuola e “semplicemente recita”. Sa come muoversi, sa quando girare gli occhi, sa come intonare una battuta, sa non andare su di giri, sa far parlare cuore e testa simultaneamente. Insomma, Mark Rylance si conferma anche stavolta un grande attore.

C’è poi da citare la genuinità di Bill Burr, che con pregi e difetti ritrae una persona qualunque che potremmo incontrare per strada, o essere noi stessi; il sorriso di Leslie Odom Jr, che sa quando essere amichevole e quando essere combattivo; la dolcezza di Clarke Peters, che in un film esplosivo è il compasso morale in cerca costante di normalità; il trasformismo di David Thewlis, che oscilla tra ansia e tristezza in ogni sua apparizione in scena; il sentimento di Steven Yeun, empatico ritratto delle difficoltà che si incontrano per costruire una vita.

 

 

 

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Vincitore 2010: Marion Cotillard – Inception
Vincitore 2011: Carey Mulligan – Shame
Vincitore 2012: Anne Hathaway – I Miserabili
Vincitore 2013: Scarlett Johansson – Lei
Vincitore 2014: Emma Stone – Birdman
Vincitore 2015: Marion Cotillard – Macbeth
Vincitore 2016: Viola Davis – Barriere
Vincitore 2017: Bria Vinaite – Un Sogno Chiamato Florida
Vincitore 2018: Natalie Portman – Vox Lux
Vincitore 2019: Jang Hye Jin – Parasite

MARIA BAKALOVA – BORAT SEGUITO DI FILM CINEMA

altri candidati:

– Toni Collette, Sto pensando di finirla qui

– Viola Davis, Ma Rainey’s Black Bottom

– Adèle Exarchopoulos, Mandibules

– Han Ye-ri, Minari

– Helena Zengel, Notizie dal mondo

Probabilmente il termine “performance rivelazione” non aveva mai trovato un vero significato prima dell’avvento di Maria Bakalova. Dall’essere sconosciuta nel cinema bulgaro all’essere il motore emotivo e comico del seguito di Borat. Difficilmente si può trovare qualcuno che abbia più coraggio nelle situazioni estreme e più talento comico di Sacha Baron Cohen, ma proprio accanto a lui Maria Bakalova è riuscita a sorpassarlo in entrambi i casi. Sicuramente per la voglia di emergere e la prontezza di mettersi in gioco, ma soprattutto per un carisma scenico che siamo grati sia stato scoperto.

E poi c’è l’inquietudine di Toni Collette, che passa da un range emotivo all’altro con una semplicità da far spavento; il carisma ipnotico di Viola Davis, che domina il film ogni qualvolta è in scena e torreggia su tutto e tutti; la simpatia di Adèle Exarchopoulos, che si riscopre talento comico assolutamente isterico; il cuore di Han Ye-ri, vero specchio emotivo di un film che mettere sempre il sentimento in primo piano; l’incoscienza di Helena Zengel, giovanissima esordiente che in un ruolo non semplice lascia un segno che non si può non notare.

 

 

 

MIGLIOR SCENEGGIATURA

Vincitore 2010: The Social Network
Vincitore 2011: Una Separazione
Vincitore 2012: Argo
Vincitore 2013: Lei
Vincitore 2014: Due Giorni, Una Notte
Vincitore 2015: Inside Out
Vincitore 2016: Manchester by the sea
Vincitore 2017: Scappa Get Out
Vincitore 2018: La Favorita
Vincitore 2019: Parasite

I'm Thinking of Ending Things' spoilers: What changed in the movie

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI – scritto da Charlie Kaufman

altri candidati:

– The Assistant, scritto da Kitty Green

– Mank, scritto da Jack Fincher

– Palm Springs, scritto da Andy Siara

– I Predatori, scritto da Pietro Castellitto

– Promising Young Woman, scritto da Emerald Fennell

– Soul, scritto da Pete Docter, Kemp Powers, Mike Jones

– Il processo ai Chicago 7, scritto da Aaron Sorkin

Sto pensando di finirla qui può essere letto sotto diversi punti di vista, ma tutti sono riconducibili alla difficoltà tutta umana di vivere bene con se stessi; di creare una propria personalità all’interno di un mondo che ci bombarda di stimoli, riferimenti e opinioni ed è sempre meno originale; di costruire una propria voce, una propria sensibilità – che sia nell’arte per Kaufman, che sia nelle relazioni amorose per i protagonisti del film – che rimanga distintiva senza assomigliare ad altro, senza abbandonarsi alla co-dipendenza. Un film ostico che in realtà nasconde un grande grido d’aiuto che tutti, ogni giorno, vorremmo urlare.

 

 

 

MIGLIOR CATTIVO

Vincitore 2011: Kevin (Ezra Miller) – E ora parliamo di Kevin
Vincitore 2012: Calvin Candie (Leonardo DiCaprio) – Django Unchained
Vincitore 2013: Harlan DeGroat (Woody Harrelson) – Il Fuoco della Vendetta
Vincitore 2014: Fletcher (JK Simmons) – Whiplash
Vincitore 2015: Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) – Mad Max: Fury Road
Vincitore 2016: Black Phillip – The Witch
Vincitore 2017: La famiglia Armitage – Scappa Get Out
Vincitore 2018: Mr. Sophistication (Matt Dillon) – La Casa di Jack
Vincitore 2019: La famiglia Thrombey – Cena con delitto

The Invisible Man (2020) Photo | Invisible man, Man movies, Movies

L’UOMO INVISIBILE – L’UOMO INSIVIBILE

Che poi alla fine veramente veramente invisibile, nel senso stretto del termine, non lo era, ma è indiscutibile quanto abbia inquietato e creato danni, pratici e psicologici, alla protagonista. Insomma, tutto quello che un villain deve fare per scioccare il pubblico e far tifare per la sua sconfitta.

 

 

 

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Vincitore 2010: Il Grinta
Vincitore 2011: The Tree of Life
Vincitore 2012: The Master
Vincitore 2013: A Proposito di Davis
Vincitore 2014: Mr Turner
Vincitore 2015: The Revenant
Vincitore 2016: La La Land
Vincitore 2017: La Ruota delle Meraviglie
Vincitore 2018: Roma
Vincitore 2019: Ritratto della giovane in fiamme

DA 5 BLOODS

altri candidati:

– Sto pensando di finirla qui

– Mank

– Nomadland

– Tesla

– Volevo nascondermi

Il gioco degli “aspect ratio” non tanto per divertirsi ma per dare differenti toni e umori a ogni epoca mostrata in Da 5 Bloods; colori e grane perfette per recuperare tutta l’epopea del cinema sul Vietnam degli anni passati; immagini immediatamente iconiche come quella della foto sopra. La fotografia di Newton Thomas Sigel è assolutamente vincente.

 

 

 

MIGLIOR MONTAGGIO

Vincitore 2010: Scott Pilgrim vs The World
Vincitore 2011: Millenium Uomini che Odiano le Donne
Vincitore 2012: Argo
Vincitore 2013: Rush
Vincitore 2014: Whiplash
Vincitore 2015: Mad Max Fury Road
Vincitore 2016: La La Land
Vincitore 2017: Dunkirk
Vincitore 2018: La Favorita
Vincitore 2019: Uncut Gems

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI

altri candidati:

– Mank

– Nomadland

– Possessor

– I Predatori

– Il processo ai Chicago 7

Dare ritmo laddove le scene risultano lunghe e pesanti, in altri casi dare ancora maggiore confusione con tagli netti laddove è richiesta la distrazione dello spettatore. Il lavoro di montaggio di Sto pensando di finirla qui nasce già nella scrittura e prosegue con la visione.

 

 

 

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Vincitore 2010: Inception
Vincitore 2011: Hugo Cabret
Vincitore 2012: Anna Karenina
Vincitore 2013: Lei
Vincitore 2014: The Grand Budapest Hotel
Vincitore 2015: Il Racconto dei Racconti
Vincitore 2016: Ave, Cesare!
Vincitore 2017: Blade Runner 2049
Vincitore 2018: L’isola dei cani
Vincitore 2019: Parasite

Nerding Out With David Fincher and His New Movie, 'Mank'

MANK

altri candidati:

– Sto pensando di finirla qui

– Mulan

– Il Buco

– Tenet

– Tesla

Ricreare la Hollywood classica e gli enormi scenari che fanno sentire piccolo l’ego di Mankiewicz, un risultato che la scenografia di Mank, anche con l’aiuto della computer grafica, porta costantemente a compimento.

 

 

 

MIGLIORI COSTUMI

Vincitore 2010: Tron Legacy
Vincitore 2011: The Help
Vincitore 2012: Laurence Anyways
Vincitore 2013: Blue Jasmine
Vincitore 2014: The Grand Budapest Hotel
Vincitore 2015: Crimson Peak
Vincitore 2016: La La Land
Vincitore 2017: I, Tonya
Vincitore 2018: Black Panther
Vincitore 2019: C’era una volta a Hollywood

Inside Promising Young Woman's Subversive Costumes and Makeup

PROMISING YOUNG WOMAN

altri candidati:

– Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn

– Emma.

– Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga

– Mulan

– Rebecca

Sarebbe sempre facile premiare costumi d’epoca. Poi arriva il film contemporaneo che lavora proprio sui costumi, sull’abbigliamento, sui vestiti per creare un mood diverso per ogni “maschera” portata in scena dalla protagonista di Promising Young Woman, e rendere quei costumi altrettanto protagonisti.

 

 

 

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI

Vincitore 2010: Inception
Vincitore 2011: L’Alba del Pianeta delle Scimmie
Vincitore 2012: Il Cavaliere Oscuro il Ritorno
Vincitore 2013: Gravity
Vincitore 2014: Interstellar
Vincitore 2015: Mad Max Fury Road
Vincitore 2016: Doctor Strange
Vincitore 2017: Blade Runner 2049
Vincitore 2018: Avengers Infinity War
Vincitore 2019: The Irishman

L’UOMO INVISIBILE

altri candidati:

– Mandibules

– The Midnight Sky

– Project Power

– Tenet

– Wonder Woman 1984

In un anno avaro di grandi produzioni costruite sugli effetti speciali, è giusto premiare quello che, con un lavoro minimal, ha comunque ottenuto i risultati migliori, ovvero raggiungere quel livello di terrore necessario. L’uomo invisibile a ogni sua apparizione, che paradossalmente non si vede, mette in scena il grande lavoro artigianale dei propri tecnici.

 

 

 

MIGLIOR TRUCCO

Vincitore 2013: Rush
Vincitore 2014: Foxcatcher
Vincitore 2015: Mad Max Fury Road
Vincitore 2016: Suicide Squad
Vincitore 2017: Logan
Vincitore 2018: Vice
Vincitore 2019: Pinocchio

HAMMAMET

altri candidati:

– Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn

– Borat seguito di film cinema

– Sto pensando di finirla qui

– Possessor

– Volevo nascondermi

Rendere un volto noto come quello di Pierfrancesco Favino letteralmente uguale a un volto altrettanto come quello di Bettino Craxi? Perfetto.

 

 

 

MIGLIOR SONORO

Vincitore 2013: Gravity
Vincitore 2014: Whiplash
Vincitore 2015: Mad Max Fury Road
Vincitore 2016: La Battaglia di Hacksaw Ridge
Vincitore 2017: Dunkirk
Vincitore 2018: A Quiet Place
Vincitore 2019: The Lighthouse

SOUND OF METAL

altri candidati:

– Greyhound

– Sto pensando di finirla qui

– Mank

– Saint Maud

– Tenet

Questo era quasi un atto dovuto, poiché Sound of Metal non solo ha fatto un lavoro sensazionale sul sonoro, ma lo ha reso naturalmente parte integrante e essenziale della storia raccontata.

 

 

 

MIGLIOR COLONNA SONORA

Vincitore 2010: The Social Network
Vincitore 2011: The Artist
Vincitore 2012: The Master
Vincitore 2013: Prisoners
Vincitore 2014: Interstellar
Vincitore 2015: Macbeth
Vincitore 2016: Jackie
Vincitore 2017: A Ghost Story
Vincitore 2018: First Man
Vincitore 2019: Joker

SOUL

altri candidati:

– Da 5 Bloods

– Mank

– Miss Marx

– Minari

– Tenet

Reznor e Ross a lavoro su un film Pixar? Sembrava incredibile già all’annuncio, e poi a risultato da ascoltare non possono che scattare gli applausi. Come prevedibile, la loro è forse la colonna sonora meno convenzionale finora dei film Pixar e, proprio per questo, ideale per un film d’animazione quasi sperimentale come Soul.

 

 

 

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Soul

 

 

 

MIGLIOR PERFORMANCE COMICA

Maria Bakalova – Borat seguito di film cinema

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MIGLIOR BLOCKBUSTER

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PEGGIOR BLOCKBUSTER

Artemis Fowl

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MIGLIOR SEQUEL/REMAKE/REBOOT

Borat seguito di film cinema

 

 

 

PEGGIOR SEQUEL/REMAKE/REBOOT

Fantasy Island

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PEGGIOR FILM DELL’ANNO

Lockdown all’italiana

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FILM RIVELAZIONE DELL’ANNO

Il Re di Staten Island

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FILM DELUSIONE DELL’ANNO

Tenet

 

 

 

MIGLIOR POSTER

5. Promising Young Woman

 

4.  Il colore venuto dallo spazio

 

3. Sto pensando di finirla qui

 

2. Nomadland

 

1.  TESLA

 

 

 

MIGLIOR SCENA INIZIALE 

Vincitore 2010:  The Social Network
Vincitore 2011: Melacholia
Vincitore 2012: Argo
Vincitore 2013: Gravity
Vincitore 2014: Storie Pazzesche
Vincitore 2015: It Follows
Vincitore 2016: La La Land
Vincitore 2017: Baby Driver
Vincitore 2018: La ballata di Buster Scruggs
Vincitore 2019: Storia di un matrimonio

La confessione – The Climb

altri candidati:

– L’esecuzione, Possessor

– La truffa, I Predatori

– Incontro in discoteca, Promising Young Woman

Più o meno otto minuti, una sola inquadratura, due personaggi, una confessione che cambia la vita fatta durante un’escursione in bicicletta. L’inizio di The Climb non ci fa capire se dobbiamo soffrire per i personaggi o ridere a crepapelle, ma già introduce perfettamente il mood e la forma di tutto il resto del film, oltre a una relazione tossica così incredibilmente comune.

Da ricordare anche l’inizio di Possessor, la preparazione di un omicidio su commissione realizzata nel modo più clinico e ostico possibile, per introdurre senza storia con interrogativi e eccitazione; l’inizio di I Predatori, che mascherano simpatia e affabilità col cinismo umano di una truffa semplice quanto crudele; e l’inizio di Promising Young Woman che ci getta subito nel vortice tematico e spettacolare di tutto il film.

 

 

 

MIGLIOR SCENA FINALE

Vincitore 2010: Inception
Vincitore 2011: The Artist
Vincitore 2012: Zero Dark Thirty
Vincitore 2013: Il Passato
Vincitore 2014: Whiplash
Vincitore 2015: Il Segreto del suo Volto
Vincitore 2016: The Witch
Vincitore 2017: Chiamami col tuo nome
Vincitore 2018: La Casa di Jack
Vincitore 2019: Joker

La danza – Un altro giro

altri candidati:

– Il paziente zero, Borat seguito di film cinema

– L’addio al celibato, Promising Young Woman

– La panchina, Sound of Metal

La danza ha colpito tutti, e indubbiamente basta vederla per innamorarsi, ma l’intera scena ha senso solo come culmine di un intero film, e vederla slegata dal resto di Un Altro Giro è quasi impossibile. Dopo due ore, i movimenti di Mads Mikkelsen sono l’apoteosi della voglia di vivere, di accettare e celebrare ciò che abbiamo al netto di ogni disgrazia e dolore.

Va citato però anche il finale di Sound of Metal, in cui il volto di Riz Ahmed fa da perfetta tavolozza al lavoro del film su tecnica formale e emotività sostanziale; l’esilarante colpo di scena di Borat seguito di film cinema, che facendo la parodia ai plot twist tocca lo zeitgeist del momento; barando un po’, tutti gli ultimi venti minuti di Promising Young Woman, da seguire col fiato sospeso tra sorprese e rivelazioni.

 

 

 

MIGLIOR SCENA

Vincitore 2010: Il Discorso del Re
Vincitore 2011: Drive
Vincitore 2012: Holy Motors
Vincitore 2013: Before Midnight
Vincitore 2014: L’Amore Bugiardo
Vincitore 2015: The Revenant
Vincitore 2016: Ave, Cesare!
Vincitore 2017: Wonder Woman
Vincitore 2018: BlacKkKlansman
Vincitore 2019: The Irishman

An Oral History of the Giuliani Scene in 'Borat 2' | IndieWire

L’intervista a Rudy Giuliani – Borat seguito di film cinema

altri candidati:

– La cena con i suoceri, Sto pensando di finirla qui

– Il ristorante, L’uomo invisibile

– La registrazione della canzone, Ma Rainey’s Black Bottom

– Malcolm X contro Sam Cooke, Quella notte a Miami

– Il questionario, Mai raramente a volte sempre

– Il pedinamento, On the rocks

– La cena di compleanno, I Predatori

– Il barbiere, Soul

– “Everybody wants to rule the world”, Tesla

In un anno di scene fantastiche, come sempre, ce ne sono tante. Poi ci sono quelle uniche che in un attimo rappresentano tutto il mondo che ci circonda. In questa categoria c’è quasi tutto Borat seguito di film cinema, ma è impossibile non sottolineare la sequenza più chiacchierata e immediatamente iconica, la finta intervista a Rudy Giuliani, l’avvocato di Donald Trump. Non solo per come avviene e cosa succede, non solo per chi è riuscito davvero ad avvicinare quel personaggio, non solo per il coraggio (sì, il coraggio) di Maria Bakalova. In pochi minuti, quella scena incapsula tutte le battaglia e le rivendicazioni sentite in questi anni.

Ci sono però altri momenti che meritano di essere ricordati. La cena con i suoceri in Sto pensando di finirla qui, durante la quale l’idiosincrasia di Charlie Kaufman esplode in mille momenti da seguire e vivere; l’inatteso omicidio nel ristorante in L’Uomo Invisibile, momento apice di terrore che cambia l’intera percezione del film; la registrazione della canzone principale in Ma Rainey’s Black Bottom, con tensione e gioia che si alternano senza sosta; lo scontro a parole tra Malcolm X e Sam Cooke in Quella notte a Miami, due personaggi iconici che sfidano le proprie convinzioni su come provare a combattere problemi ancora attualissimi; l’intervista questionario in Mai raramente a volte sempre che, col volto della protagonista, rappresenta tutto il dolore di cause e conseguenze di una scelta; il pedinamento in On the rocks, bizzarro e simpatico momento d’unione tra un padre e una figlia in una New York ritratta straordinariamente; la cena di famiglia in I Predatori, grottesca raffigurazione delle differenze generazionali in Italia; l’appuntamento dal barbiere in Soul, un semplice dialogo che ci mostra quante cose belle della vita sottovalutiamo; infine, il momento più singolare in un biopic assolutamente singolare come Tesla, ovvero il protagonista che canta una canzone moderna al karaoke.

 

 

Tutti i premi sono stati consegnati, la sala applaude, e noi vi ringraziamo per averci seguito in questa lunga carrellata lungo tutto queste pagine. Nonostante tutto quello che è successo, anche il 2020 ci ha regalato grandi film, grandi personaggi, grandi momenti e grandi interpretazioni….speriamo e siamo convinti che il cinema mondiale del 2021 sarà in grado di fare altrettanto.

I Bastardi.

 

3 pensieri su “iBastardi Awards XI – edizione 2020

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