Con orgoglio, per il quarto anno consecutivo il nostro blog sarà presente al Festival di Venezia, dal 28 agosto al 7 settembre. Quindi è il momento di pensare a cosa ci aspetta.
Il programma lo conoscete, ma a livello personale tra le varie categoria della rassegna questi sono sicuramente i film che più attendo e spero di vedere nei prossimi giorni:
10. ADULTS IN THE ROOM (di Costa-Gravas, Grecia)
La speranza è che Costa-Gravas sia tornato, anche col talento, al cinema politico che lo ha consacrato tanti anni fa. Il film è la ricostruzione delle trattative tra governo greco e unione europea per evitare la bancarotta della Grecia: ci aspettiamo molte parole, molti uomini in giacca e cravatta, e tanta tensione.
9. J’ACCUSE (di Roman Polanski, Francia)
Da anni Polanski cerca di realizzare una ricostruzione del famoso caso Dreyfus, celeberrimo caso di inizio novecento che vide coinvolto un uomo ebreo da accuse infamanti. Che Polanski lo abbia usato anche per inscenare una difesa dai processi che subisce costantemente? Sicuro, e proprio questo gioco meta ci intriga.
8. WAITING FOR THE BARBARIANS (di Ciro Guerra, USA)
Dopo i suoi recenti successi, thriller antropologici di ampio respiro, è curioso vedere Ciro Guerra dedicarsi ad un cast internazionale ricco di stelle, ad iniziare da Johnny Depp. Una storia di uomini ai confini davanti al peso della vita militare e delle scelte difficili.
7. LA VERITE’ (di Hirokazu Kore-eda, Francia/Giappone)
Anche se è già un regista affermato che potrebbe fare tutto e lavorare con chiunque, è innegabile che la Palma d’Oro a Cannes valga ancora di più e sia una consacrazione in grado di aprire qualsiasi porta. Questo è il caso anche di Hirokazu Koreeda, che dopo la vittoria a Cannes sta ora preparando il suo primo film fuori dal Giapponese, non in giapponese quindi, con un cast internazionale. Racconterà la storia di una famiglia di attori e sceneggiatori che intendono trasferirsi negli Stati Uniti dalla Francia.
6. THE LAUNDROMAT (di Steven Soderbergh, USA)
Fortunatamente quel paventato ritiro di Steven Soderbergh è solo un ricordo, e anzi il regista è tornato dalla breve pausa più attivo che mai. E come sempre capace di attirare cast sontuosi. Il caso anche di questo film che racconterà la vicenda dei Panama Papers, ovvero quell’indagine grazie alla quale è uscito fuori un sistema globale di conti offshore e riciclaggio di denaro. Il film è stato acquistato da Netflix e diventa pertanto uno dei titoli grossi del prossimo autunno in mano al gigante dello streaming.
5. ABOUT ENDLESSNESS (di Roy Andersson, Svezia)
Dopo un Leone d’Oro con uno dei più bizzarri nel palmares di Venezia, possiamo aspettarci di tutto dal grande autore svedese, noto per il suo stile calmo ma graffiante. Anche un film come questo in arrivo, descritto come una sovrapposizione poetica di quadri che catturano momenti di vita: alcuni dei personaggi ritratti sono Adolf Hitler, una direttrice marketing, una donna che ama lo champagne e un prete.
4. EMA (di Pablo Larrain, Cile)
Pablo Larrain si è talmente stancato di attendere l’inizio della produzione di True American, interessantissimo progetto cui è legato da quasi due anni ma che, tra vari cambi di cast, ancora non si decide a partire, da riuscire ad incastrare un nuovo film nel suo natio Cile. E, nemmeno a dirlo, è già potenzialmente imperdibile. In Ema i due protagonisti sono una coppia, il primo un coreografo e la seconda una maestra di scuola, che vive le conseguenze di un rapporto sempre più a pezzi dopo che un tentativo di adozione va storto. Ma c’è una particolarità: pur non essendo un musical, come ha precisato Larrain, i vari personaggi del film esprimeranno le loro scene e i loro sentimenti attraverso la musica e la danza contemporanea, sfruttando le strade e gli street dancers cileni. Cosa vuol dire precisamente non è chiarissimo, ma rende il film ancora più intrigante e atteso.
3. AD ASTRA (di James Gray, USA)
Un uomo si lancia in un’avventura spaziale per capire che fine abbia fatto il padre, sparito venti anni prima dopo una misteriosa missione verso Nettuno. Per quanto interessante, è una trama di fantascienza piuttosto generica: per fortuna è tutto in mano a James Gray. Non oso pensare a come il tocco di Gray possa sposarsi col genere sci-fi e con le domande poste dall’universo infinito, ma certamente è qualcosa per cui aspettare è davvero difficile.
2. MARRIAGE STORY (di Noah Baumbach, USA)
Forse uno dei suoi più ambiziosi, probabilmente il più personale tra i film di Noah Baumbach: la storia di un divorzio (interpreti Adam Driver e Scarlett Johansson) e delle due conseguenze nel nucleo familiare.
1. JOKER (di Todd Phillips, USA)
Qualcuno potrebbe essere confuso dalla direzione che i film DC prendono. Soprattutto se adesso propongono un film completamente slegato dagli altri. Ma diamine, è un film sul villain dei fumetti più noto e popolare di tutti i tempi, interpretato da uno dei migliori attori al mondo, già questo dovrebbe bastare per eccitare. Il film rivisiterà le origini di Joker con una storia dark tendente al crime drama, descritta come l’esplorazione di un uomo ignorato dalla società.
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Come capite e come accaduto negli ultimi tre anni, la normale programmazione del blog passa in secondo piano in questo intenso periodo: dal 9 settembre riprenderò a postare le mie classifiche, premi, news e trailer che nel frattempo ho perso, ma in questi giorni qui si parlerà solo di Venezia.
Cercherò di fare più recensioni possibili in modo da farvi vivere davvero questa esperienza, ma per ogni cosa vi rimando specialmente all’account twitter del blog https://twitter.com/BastardiGloria in cui posterò maggiori notizie rispetto al blog e le opinioni a caldo su tutti i film visti.
bastardiperlagloria 