“Bella la colonna sonora” verrebbe subito banalmente da dire. Anzi, bellissima, capace di creare una notevole atmosfera. Incredibile il volto estremamente cinematografico di Marianna Fontata, letteralmente baciata dalla cinepresa. Primi 30 minuti curiosi e intriganti, che generano un fascino inatteso sulla costruzione dello scontro tra fede e scienza.
Poi basta, onestamente. Sono finiti qui i (pochi) pregi di Capri Revolution. Un film che in realtà è altamente inconcludente, a tratti fastidioso, costantemente presuntuoso.