Ci sono film belli e brutti, ovviamente. Possono essere anche mediocri e discreti, altrettanto naturalmente. Poi, però, ci sono i film necessari, che a prescindere dalla qualità – a meno che non sia infima – con la loro potenza e contemporaneità diventano imprescindibili.
Giorno: 5 settembre 2018
[Venezia 2018] Dragged Across Concrete – recensione
Craig Zahler ha deciso di dedicare la sua carriera a riscrivere i generi dei B-Movie americani anni ’70
Lo ha fatto con egregi risultati al primo tentantivo, il western. Lo ha fatto con un pirotecnico trionfo in tutti gli aspetti nell’opera seconda, col genere carcerario. Adesso che tocca il poliziesco, infondendolo di attualità e picchi da hard boiled, l’effetto ottenuto da Dragged Across Concrete è minore rispetto ai precedenti.
[Venezia 2018] Sunset – recensione
Se c’è una cosa che riesce a Laszlo Nemes, è creare un’atmosfera di orrore mista a eleganza. Se c’è una cosa che interessa a Laszlo Nemes, sono i momenti storici che segnano la fine dell’umanità.
Le due cose spesso combaciano, lo abbiamo visto nel suo film d’esordio Il Figlio di Saul, lo vediamo ora nel suo nuovo Sunset. Due film quasi gemelli, si potrebbe dire. Se il primo ci gettava nel dramma dei campi di concentramento con un approccio e un punto di vista quasi rivoluzionario, ora siamo nella Budapest alla vigilia della Prima Guerra Mondiale.