L’unica spiegazione è che Mike Leigh, per preparare il suo nuovo film, abbia visto davvero troppi documentari sul fatto storico. Solo così possiamo spiegare Peterloo, un film che fatto da qualsiasi regista sarebbe semplicemente brutto, ma fatto da Mike Leigh diventa una cocente delusione imperdonabile. Eppure non è la prima volta che il regista si cimenta con la ricostruzione storica. Il problema di Peterloo è che c’è solo la ricostruzione storica, ed il cinema è da un’altra parte.
Mese: agosto 2018
[Venezia 2018] The Ballad of Buster Scruggs – recensione
Non so se i fratelli Coen siano tra i migliori o tra i più importanti registi contemporanei (penso entrambe, ma è un altro discorso). Di certo, sono convinto di un’altra cosa: i Coen sono indubbiamente i registi essenziali del nostro odierno.
[Venezia 2018] The Other Side of the Wind – recensione
E ora come ve lo spiego che, nel 2018, ho visto un nuovo inedito film di Orson Welles?
[Venezia 2018] Roma – recensione
Rompiamo subito il ghiaccio con una battuta: qualsiasi cosa che si chiama Roma non può che essere bella.
Una battuta, appunto, ma un fondo di verità notevole c’è nel caso del film di Alfonso Cuaron. La capitale non c’entra nulla, la Roma del titolo è un quartiere di Città del Messico. E proprio Cuaron è tornato, a 5 anni dal successo di Gravity, a quasi due decenni dall’ulttimo lavoro in lingua spagnola. E se ha deciso di farlo, potento fare di tutto, qualcosa vorrà pur dire. Se ha deciso di fare un film in spagnolo con un cast messicano sconosciuto, in bianco e nero, potendo fare qualsiasi film volesse, significa che qualcosa aveva da dire.
[Venezia 2018] Il Primo Uomo – recensione
Nonostante un Oscar vinto, nonostante due film tra i più popolari negli ultimi anni, era anche legittimo attendere Damien Chazelle alla prova del nove. Ecco, ora abbiamo la conferma con Il Primo Uomo: Chazelle è davvero un grandissimo regista.
Non solo perché Il Primo Uomo è un bellissimo film. Questa sarebbe la definizione più semplicistica. Ma soprattutto perché Il Primo Uomo è un film straordinariamente intelligente e originale nel suo genere, quello delle storie “sullo spazio e gli astronauti”.
[Venezia 2018] Sulla Mia Pelle – recensione
A prescindere da giudizio critico, o dal gusto soggettivo di ogni spettatore, Sulla Mia Pelle possiamo già definirlo in un modo. Un film doveroso.
I miei 10 film più attesi del Festival di Venezia 2018
Con orgoglio, per il terzo anno consecutivo il nostro blog sarà presente al Festival di Venezia, dal 29 agosto al 8 settembre. Quindi è il momento di pensare a cosa ci aspetta.
Il programma lo conoscete, ma a livello personale tra le varie categoria della rassegna questi sono sicuramente i film che più attendo e spero di vedere nei prossimi giorni:
Mission Impossible: Fallout – recensione
La vera mission impossibile, sinceramente, è capire come questa saga dopo oltre venti anni sia ancora così in salute. Non solo in piedi, insomma, ma capace di sfornare tra i migliori film del genere action negli ultimi anni.
Don’t Worry – recensione
Viene da chiedersi, subito dopo aver visto Don’t Worry, come sarebbe stato il biopic di John Callahan sotto altre mani. Perché Don’t Worry non è il film che si aspetta se si vuol vedere un biopic classico. E qualcosa di classico molto probabilmente uno con la vita, la carriera e la fantasia di John Callahan, non l’avrebbe meritato.
Mary Shelley – recensione
Probabilmente, poche altre registe in attività avrebbero potuto dirigere un biopic su Mary Shelley. La vera scrittrice inglese non aveva nemmeno 20 anni quando tirò fuori dal cilindro un capolavoro come “Frankenstein”. Definirlo un traguardo femminista è dire poco. Haifaa Al-Mansour qualche anno fa con La Bicicletta Verde è diventata la prima regista donna dell’Arabia Saudita, un trionfo storico incommensurabile.