
Si fa fatica oramai a contare quanti film horror escono ogni anno. Di horror mascherati da film drammatico, o viceversa, ancora di più. Così come quelli a tema possessione demoniaca. Cosa differenzia pertanto Hereditary dal resto? Innanzitutto, è nel filone del nuovo horror arthouse indipendente, che abbandona il jump scare (o lo riprende solo in piccole dosi) a favore dell’atmosfera, del disagio, dell’eleganza della messa in scena dark, del tema, sbattendo in faccia allo spettatore senza problemi citazioni svariate e un certo autocompiacimento. Un horror che si prende troppo sul serio, di conseguenza? Assolutamente sì. Ma lo fa in maniera chiara, onestissima, talmente onesta da fare tutto il giro del paradosso e diventare quasi coraggioso.
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